LA SAGA DI COLLEDORO

Il miracolo di Santo P

Una produzione Teatro Biondo di Palermo e TeatriAlchemici
Prima rappresentazione: luglio 2015, Festival delle dionisiache, Segesta

TESTO E REGIA Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi

CON LA COMPAGNIA TEATRIALCHEMICI DADADÀUN Mariangela Collesano, Ivan Dragotta, Alberto Bibis Esposito, Salvatore Leone, Alberto Lucia, Giorgia Mirelli, Simona Mirelli, Paolo Pecoraro, Vincenzo Sicola, Filippo Talluto, Chiara Siragusa e Pino Sardo.

MUSICHE ORIGINALI Pasquale Corrado suonate dal vivo dalla Banda di Cinisi

LUCI Petra Trombini

SCENE E COSTUMI TeatriAlchemici

Un 2 giugno di 2000 e passa anni fa, il carpentiere ateo P., stanco e assetato dopo un lungo viaggio in asinello, si trovò in cima alla collina che tutti conoscevano col nome di Collesecco, tanto era aspra, brulla, secca e inospitale. Quasi in punto di morte, fulminato da una luce celeste, fu colto da improvvisa conversione. P. invocò allora il Signore Dio per rimettere a lui tutti i suoi peccati, e il Signore, commosso da questa anima che in definitiva era stata sempre semplice e pura, gli disse: “Prendi il tuo martello, o carpentiere P., e pianta un chiodo sulla dura roccia”. Il carpentiere P. dopo aver pensato a un’allucinazione da morte imminente, realizzò che quella poteva effettivamente essere la voce del Signore, e si disse fra sé e sé: “Melius finta far di nientibus et tantus valis, mortus per mortus, non displiàcere Deux eventualix”. Così fece come Lui ordinògli, la martellata spaccò la roccia e dalla roccia sgorgò un’acqua santa che rinverdì tutta la collina, l’erba immantinente divenne grano dorato e sfamò intere generazioni. Fu per questo motivo che a Collesecco da allora venne assegnato il nome di colledoro. Il carpentiere P. però non potendo mangiare grano in quanto celiaco dalla nascita, morì immantinente divenendo all’istante Santo P. da colledoro, il primo santo protomartire ucciso da un miracolo dello stesso Signore.

Da allora ogni 2 giugno il Santo Patrono trasforma l’acqua contenuta nella Santa Ampolla in oro, lo stesso oro che dopo 2000 e passa anni i suoi cittadini vendono a svariati Paesi nel mondo spingendosi financo in Ontario, in Alberta, in Kamchatka, in Madagascar, in Siam, in Nuova Guinea e ovviamente… in Jacuzia.


Photo by Simona Stranci

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