Nel 2004 ci incontriamo, nel 2005 decidiamo di darci un nome, teatriAlchemici. Siamo due, Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, e costruiamo il nostro teatro artigianale a partire da noi stessi in un percorso talmente intimo che quasi proviamo vergogna a mostrare. Attori e autori dei nostri spettacoli, sentiamo però immediatamente l’inconscia necessità di nutrirci di esperienze “differenti”. A capire cosa questo significhi ci aiuta l’incontro colpo di fulmine con un gruppo di ragazzi down, che da subito amiamo chiamare Dada per la loro stravolgente creatività che sovverte tutti i canoni per noi conosciuti. Sono i nostri allievi ma diventano presto i nostri Maestri, in un rapporto di scambio continuo senza etichette di sorta, ci riportano all’essenza, annullano il nostro ego, ci regalano una visione della vita e dell’arte altra che rifiuta il teatro sterile, violento e disumano dell’autoreferenzialità. Condanniamo così a morte il concetto di regia tradizionale in un continuo annullamento di noi stessi, forti dell’assunto che il teatro nasce dall’incontro e dalla contaminazione continui. Ovunque andremo e qualunque cosa faremo siamo e resteremo sempre degli outsider, dei malati, dei diversi, dei derelitti, degli esclusi, dei fastidiosi esseri ripugnanti di una società ripugnante. Questa fangosa consapevolezza è un meraviglioso e fertilissimo terreno di incontri fruttuosi: il drammaturgo Julio García Clavijo, il compositore di musica contemporanea, Pasquale Corrado, il light designer Luigi Biondi, la costumista Daniela Cernigliaro, e le decine di persone che hanno condiviso con noi un percorso, passeggero o stabile che sia, sono tutti elementi che ci hanno arricchito via via, facendo di teatriAlchemici più che una compagnia un modus creandi che nasce da relazioni, da incontri artistici e umani, di scambio e in continua camaleontica trasformazione, rifiutando qualunque genere di classificazione pur rimanendo sempre fedeli a noi stessi e all’alchimia, unica religione di cui riconosciamo il valore. 
Attraverso l’imprescindibile lavoro con i ragazzi down e autistici, i bambini, i disabili, i detenuti, e tutta la serie di gente comune e meno comune, abbiamo subìto un implacabile sviluppo che ci ha portato ad esplorare strade sempre nuove: la prosa, il video, l’opera lirica tradizionale e quella contemporanea, l’arte visuale, gli eventi, le feste di popolo, i riti. Arriviamo quindi nel 2017 alla consapevolezza di voler abitare e costruire un nuovo concetto di spazio che abbiamo battezzato Teatro Officinale e che si fonda sui concetti di inclusione, di scambio, di interazione che abbiamo frequentato ed esplorato per anni. Un luogo fisico e dell’anima in cui nutrirsi di arte significa prima di tutto comprendere l’importanza della biodiversità.
Una metafora rivelatrice
Un campo di grano costituito da decine di varietà di semi e non da una soltanto ha più facilità di sopravvivenza e  di resistenza perché si autogestisce migliorando le sue condizioni di vita e di sostentamento proprio grazie alle molteplici  proprietà e funzioni delle sue diverse spighe. La stessa cosa vale per una società di uomini che più è diversa, più avrà la possibilità di vivere bene e sana, di imparare da se stessa a sostenersi, proteggersi, ascoltarsi, modificarsi secondo le sue esigenze e di vivere quindi più a lungo. Per questo un pianeta lungimirante e vincente deve ambire all’apertura più totale, a mischiare sempre di più gli esseri umani tra di loro e a far incontrare in un legame indissolubile l’Uomo e la Natura grazie alle loro insondabili differenze.

We meet up in 2004 and a year later we decide to call ourselves Teatrialchemici (The Theatricalchemists). The two of us, Luigi Di Gangi and Ugo Giacomazzi, begin to create our theatre company in such a personal and intimate way that we are almost ashamed to share it with others. However, almost immediately both the actors and authors of our performances  feel the need for sustenance from other experiences complementary to our own. 
Right from the beginning, then, we decide to work together with a group of young Down syndrome people which we immediately call “Dada” as  their form of creativity is so like the artistic movement of the same name. They start out as our pupils but soon become our teachers as they get right down to basics, eliminate our ego and show us another way of looking at life and art which rejects the sterile, violent and inhuman theatre of self-referenciality. Convinced that theatre is born out of continual encounters, contamination and self annihilation, we deal a death blow to the concept of traditional direction. Wherever we go and whatever we do we will always be outsiders, the sick, the excluded, the derelict and troublesome repugnant beings of a society which is itself repugnant.
This murky awareness proves to be extremely fertile ground for a series of wonderfully fertile encounters: in the first place, with the photographer and video maker Simona Stranci who is an integral part of our company The Theatricalchemists, the composer of contemporary music Pasquale Corrado, the playwrite Julio García Clavijo, the  light designer Luigi Biondi as well as dozens  of other people who have shared in our vision on a temporary or permanent basis. In this way The Theatricalchemists has gradually grown becoming not just a troupe but also a modus creandi born of relations, encounters and interchange with artists in a continual process of chameon-like transformation.

Long live alchemy and those who respect it!

 

DOWNLOAD CV

Luigi Di Gangi (Polizzi Generosa, 2 giugno, classe ’72)
Attore, regista, drammaturgo e artista visivo.
 
A 16 anni si trasferisce a Palermo e comincia la sua formazione teatrale:
’88 Scuola “Natyadarmi” di Sergio Rubino
’90 BandaTeatraleMontevergini fondata con Carlos Riboty
’00 Scuola “Theatés” di Michele Perriera
Teatro sociale con bambini, adolescenti e carcerati
Teatro di ricerca con Claudio Collovà, Emma Dante, Davide Enia, Gaetano Colella, Gianfranco Berardi
’05 fonda Teatrialchemici e dà inizio alla sua formazione di educatore, drammaturgo, regista e attore nell’ambito del teatro di ricerca, dell’opera lirica di tradizione e contemporanea in svariati teatri italiani ed europei: Opéra-théâtre de Saint-Étienne, 
Teatro Massimo di Palermo, Carlo Felice di Genova, Sferisterio di Macerata, Teatro Donizetti di Bergamo e Teatro del Maggio a Firenze.
Lavora Dada coi ragazzi Down.

Ugo Giacomazzi (Erice, 28 gennaio, classe ’75)
Attore, regista e drammaturgo.
 
‘96 si diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano di Giorgio Strehler.
D
a allora ha lavorato come attore con Enrico D’Amato, Carolyn Carlson, Giuseppe Patroni Griffi, 
Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi, Laura Curino, Serena Sinigaglia, Davide Enia, Emma Dante, Giuseppe Tornatore, Rosario Lisma, Angèlica Liddell.
‘05 fonda Teatrialchemici e dà inizio alla sua formazione di educatore, drammaturgo, regista e attore
sia nell’ambito del teatro di prosa che dell’opera lirica di tradizione e contemporanea in svariati teatri italiani ed europei:
Opéra-théâtre de Saint-Étienne, 
Teatro Massimo di Palermo, Carlo Felice di Genova, Sferisterio di Macerata, Teatro Donizetti di Bergamo e
Teatro del Maggio a Firenze.
Lavora Dada coi ragazzi Down.

 

Simona Stranci (Palermo, 1 aprile, classe ‘87)
Psicologa, fotografa, videomaker, assistente alla regia

Dal 2010 lavora con ragazzi con Autismo in qualità di Psicologa.
Nel 2011 conosce e inizia a collaborare con TeatriAlchemici tramite la fotografia, il video e la grafica.
Nel 2013 si laurea in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione con il massimo dei voti.
Dal 2015 è Assistente alla Regia negli spettacoli di prosa e nelle produzioni di opera lirica.
Lavora Dada coi ragazzi Down.