Debutto alle Orestiadi di Gibellina l’11 luglio 2025.
Progetto realizzato con i fondi Otto x Mille della Chiesa Valdese.
DRAMMATURGIA, REGIA E COORDINATORI DEL PROGETTO Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi
CON LA COMPAGNIA DI RAGAZZE E RAGAZZI DOWN Ivan Dragotta, Alberto Esposito, Salvatore Leone, Giuseppe Lucchese, Simona Mirelli, Giorgia Mirelli, Matteo Richiusa, Vincenzo Sicola
FILM MAKER E COORDINATRICE DEL PROGETTO Miriam Cossu e Sparagano Ferraye
SOCIAL MEDIA MANAGER E GRAFICA Simona Stranci
Dopo i successi nazionali di Stralunati, l’insolita storia di Giulietta&Romeo, la compagnia Teatrialchemici/Dadadàun grazie al sostegno del fondo 8×1000 della Chiesa Valdese, prosegue la sua ricerca sulle orme di Shakespeare rimescolando le carte del Sogno di una notte di mezz’estate con questo primo studio dal titolo Mezzi Sogni d’estate, capitolo 1: Piramo e Tisbe che debutterà alle Orestiadi di Gibellina l’11 luglio 2025.
Una banda di artigiani/attori morti di fame si riuniscono in un bosco per provare o mettere forse già in scena la tragica storia d’amore di Piramo e Tisbe prevista in ogni caso per i festeggiamenti per il matrimonio di Teseo e Ippolita. Lo fanno di notte per non essere visti, per tramare, per ordire complotti, perché forse il giorno dopo si presenteranno imponendo agli invitati alle nozze una bizzarra e originalissima messa in scena con esplosione finale. La loro proverbiale impreparazione scatena però effetti comici imprevedibili e il pubblico anziché assistere alla famosa tragedia si ritrova inaspettatamente a divertirsi della sua esilarante parodia. In scena ad interpretare il Muro, il Leone, Piramo, Tisbe, la Luna e gli altri personaggi della storia troviamo gli attori e le attrici down della compagnia palermitana dalla ormai quasi ventennale esperienza.
In realtà c’è molto di più. Gli spettacoli della compagnia Teatrialchemici/Dadadàun affrontano temi che avendo a che fare sempre col Teatro hanno sempre a che fare con la Vita in una sorta di doppio piano in cui realtà e fantasia, sogno appunto, si mischiano di continuo. La nostra ricerca avanza nella conquista di un linguaggio espressivo autonomo ed originale, gli attori e le attrici si riconoscono sempre più creatori di un progetto che ha ormai un linguaggio saldo e riconoscibile pur nella sua imprevedibile restituzione davanti a un pubblico che è attratto dal disequilibrio costante della messa in scena.
Il tema centrale della commedia è lo sconvolgimento dei sentimenti, l’ambiguità del desiderio, la metamorfosi del reale — tutto ciò che, nelle credenze popolari, accadeva quando il mondo era in equilibrio precario tra luce e buio, giorno e notte. E ci ricorda molto il periodo storico che stiamo vivendo adesso. Shakespeare ci porta nei meandri dei sogni, dei boschi, in un periodo dell’anno in cui l’inconscio si fa più vivo e presente e reclama di essere riconosciuto come nostra parte fondamentale. I nostri attori/artigiani rappresentano dunque quell’inconscio collettivo che si serve del Teatro per manifestarsi e lanciano segnali di lucidità, di fede in un atto dissacrante quanto necessario, sono lì per dirci che un pensiero diverso, anarchico e sobillatore è necessario specialmente quando una società è ipnotizzata dalla iperrealtà che le viene proposta dalla politica e dalla cultura di massa, sempre più violenta e distruttiva.
Video
MEZZI SOGNI D’ESTATE Capitolo I: Piramo&Tisbe_trailer
